© Photo Francis Alexandre, Archives municipales de Toulouse, CC BY-SA
© Photo Francis Alexandre, Archives municipales de Toulouse, CC BY-SA
Questo pezzo rappresenta un modello in scala di una torre con un avancorpo poligonale a cinque lati. Le incisioni, forse eseguite dopo la cottura, cercano di riprodurre l'apparato murario (assemblaggio di mattoni e pietre nella muratura). La torre è incorniciata da due aperture a volta (porte) che purtroppo sono rotte. Il pomello sopra la torre sembra essere un tenone per il fissaggio di un secondo elemento. Se l'aspetto di questo oggetto, incompleto, è quello di un modello di porta fortificata di un bastione, la sua funzione rimane indeterminata: giocattolo? ex-voto? modello di architetto (modello importato da imitare, progetto da eseguire)? Rinvenuto in un cumulo di mattoni e tegole accumulate ai piedi della cortina muraria della cinta romana di Tolosa, nei pressi di Place Saint-Pierre, questo oggetto potrebbe anche essere una semplice terracotta architettonica la cui funzione non è ancora stata determinata.
.Rafforzare
Dtrovato ai piedi delle muri antiche di Tolosa, questo oggetto di terracotta rimane un mistero. Sebbene sia riconoscibile come modello in scala di una porta fortificata, è difficile determinarne la funzione. È un giocattolo, un modello, un'offerta? Nella Gallia romana esistevano due gruppi principali di recinti urbani. Se quelli costruiti durante l'Alto Impero (I-III secolo) sono più rari e spesso più simbolici che difensivi, i numerosi recinti del Basso Impero, costruiti tra la metà del III secolo e la fine del secolo successivo, sono dotati di imponenti dispositivi difensivi, mostrando un'evidente vocazione militare. Erano il risultato del sentimento di insicurezza che colpiva un Impero romano allora in crisi, alle prese con la violenza delle prime invasioni barbariche. È così che il bastione divenne un elemento familiare del paesaggio antico.
Archéologie toulousaine. Antiquité et haut Moyen Age. Découvertes récentes (1988-1995), exposition musée Saint-Raymond, 1995, Toulouse, musée Saint-Raymond, 1995 (n° 2)