Questo mausoleo in pietra calcarea fine è stato rinvenuto, rotto in molti frammenti, in una fossa scoperta in Rue du Donon, nel sobborgo romano di Koenigshoffen. Conserva la memoria di tre membri della famiglia Valerii Rufi, vissuti ad Argentorate nella prima metà del I secolo d.C., come recita l'iscrizione monumentale incisa sul basamento del monumento. I tre defunti, di cui sono state ricostruite le statue a grandezza quasi naturale, sono rappresentati in posizione frontale, in un'alta nicchia delimitata da lesene e incorniciata da pannelli scolpiti. Il loro costume fornisce un'indicazione immediata del loro status sociale: due di loro indossano un equipaggiamento militare, il terzo è vestito con la toga del cittadino romano, come un veterano che ha completato il suo periodo nell'esercito. L'equipaggiamento militare è stereotipato, ma con grande accuratezza documentaria. Sul lato del monumento è scolpita la figura di una danzatrice che tiene un velo sulla testa. Questa figura femminile può essere identificata con una menade della processione dionisiaca, un tema piuttosto comune in Renania nella decorazione dei monumenti funerari del I secolo. Presenta ancora molte tracce di colorazione rossa e gialla. In origine, le sculture di questo monumento erano dipinte con colori vivaci e l'iscrizione funeraria era probabilmente evidenziata in rosso. Questo tipo di mausoleo proviene da modelli dell'Italia settentrionale. La costruzione di questi grandi mausolei funerari era un affare costoso; solo le persone più ricche potevano permettersi un tale monumento. Tra questi, i legionari più anziani, la cui paga era importante, costituivano una clientela privilegiata per gli scultori.
Un volto per l'eternità
Questo mausoleo presenta tre defunti della stessa famiglia in una nicchia architettonica. Rimane solo un volto, quello del defunto centrale, vestito con la toga del cittadino romano. Molto popolari tra la borghesia romana, questi monumenti mostrano gruppi familiari desiderosi di mostrare alle generazioni future il posto che occupavano nella società durante la loro vita. I defunti sono quindi solitamente vestiti con costumi che riflettono la loro funzione, mentre i loro volti appaiono stereotipati.
Dove trovarlo
Strasbourg (67) - Musée archéologique
Palais Rohan, 2 place du Château
67000 Strasbourg
Comune di reperimento
Strasbourg
Località
Rue Donon
Tipo di intervento
Fouille
Anno degli scavi
1998
Responsabile scientifico
ETRICH, Christine
Numero di inventario
D. 11. 2005. 5. 84
Ambito
Arte funeraria ➔ Decorazione funeraria
Materiali
Minerale ➔ lapidario
Periodo cronologico
Gallo-romano [- 50 / 476] ➔ Primi anni dell'Impero [27 / 235]
Datazione dell’oggetto
37 av. J.-C. – 235 EC
Dimensioni
H. 4 m, l. 2.25 m, P. 1.5 m,
Avviso di segnalazione dell'operazione
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